LE MOBILITÀ, LA CITTÀ E LA MONTAGNA
UNA INTRODUZIONE ALLA GEOGRAFIA DELLE COMUNICAZIONI

Un libro riesumato e mai pubblicato

 

Nel settembre del 2004 subii il furto di due pc portatili che contenevano gran parte dei materiali raccolti per la redazione di questo libro, comprese le ultime versioni. Dopo una vana ricerca delle versioni anche vecchie lasciate forse su altri server, decisi non senza sconforto di lasciar perdere e di passare oltre.  Oggi a quasi dieci anni di distanza questo testo è "riapparso" su un server che allora utilizzavo per lo scambio dei documenti, solo che era stoccato in un file compresso con un nome diverso.  Oggi, per curiosità ho guardato nella cartella e ... sorpresa! 

Buona lettura -  25.10.2013

 

 

 

Le mobilità, la città e la montagna

Questo saggio, o meglio raccolta di saggi, inizialmente rispondeva al bisogno di disporre di testi e materiali per l’insegnamento della geografia delle comunicazioni. L’argomento del corso, quello delle mobilità spaziali o geografiche[1], ha suscitato diverse reazioni che mi hanno indotto a cercare di rendere accessibile ad un pubblico più vasto teorie e concetti solitamente confinati nelle pubblicazioni specializzate. La mobilità concorre alla costruzione dei territori della vita quotidiana. Non c’è bisogno di essere uno specialista per percepire i diversi aspetti della crisi e del collasso che rende invivibili molte delle nostre città e delle nostre regioni[2].  Le strategie e le scelte alla base della nostra maniera di muoverci – della nostra mobilità – sono al centro di questa crisi. E sono, idealmente, il filo conduttore di questo libro. 

 



[1] La parola “mobilità” indica movimento in senso geografico, e movimento in senso sociale, come per le mobilità professionali.  Qui ci si interesserà alla prima accezione di mobilità, in generale come strategia di movimento dell’uomo per vincere la frizione della distanza che caratterizza le sue attività.

[2] Si veda al proposito l’eloquente saggio di B. Cori (1997).

[3] Lévy J. (2000).



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